Il colpo di calore ed il colpo di sole nei cani
Colpo di calore (CC) e colpo di sole (CS)
Anche se spesso vengono usati come sinonimi, sono due patologie differenti.
CC e CS interessano l’uomo (soprattutto bambini) ed ancora di più gli animali che, al contrario dell’uomo non possono disperdere il calore con il sudore (gli animali non sudano). CC e CS sono incidenti tipici delle stagioni calde e dei paesi a clima tropicale/temperato
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Nel COLPO di CALORE (CC) non è necessaria l’esposizione diretta al sole e si ha quando un cane viene tenuto in ambienti, in genere piccoli (ad esempio, auto anche se in ombra, stanze piccole e non arieggiate), ad alta temperatura, con alto tasso di umidità e scarsa o nulla ventilazione. In queste condizioni l’organismo del cane non è più in grado di mantenere stabile la temperatura corporea e va in ipertermia (aumento della temperatura corporea) che può arrivare anche a 40°-41° C° (temperatura normale del cane a riposo 38,5°-39,0° C°).
La condizione ambientale sfavorevole viene aggravata dallo stress, dall’agitazione e da sforzi eccessivi. Nella maggior parte dei casi il CC è conseguente ad errata gestione del proprietario
Il COLPO di SOLE (CS) prevede l’esposizione diretta al sole che può avvenire:
-1 se il cane è costretto a stare al sole senza avere a disposizione un adeguato posto all’ombra
-2 il cane si addormentano volontariamente al sole (a molti cani piace stare al sole) senza rendersi conto di essersi esposi al colpo di sole.
In quest’ultimo caso capita talvolta che il cane si addormenta al sole e passa direttamente dal sonno, al colpo di sole e alla morte, senza che il proprietario se ne renda conto. I soggetti a mantello scuro sono statisticamente più a rischio di CS rispetto a quelli a mantello chiaro. Per questo è sempre importante prestare molta attenzione al fine di prevenire per quanto possibile queste situazioni.
I SEGNI CLINICI del COLPO di CALORE e del COLPO di SOLE sono: respiro affannoso, ipertermia, mucose secche ed iperemiche (da rosee le mucose diventano prima rosso intenso, poi violacee e nelle forme gravi pallide), abbondante salivazione densa, vomito, debolezza, barcollamento, collasso. Nelle forme gravi il cane va incontro a DIC (DIC o CID = coagulazione intravasale disseminata, cioè un disturbo della coagulazione del sangue che favorisce la formazione di trombi all’interno dei vasi sanguigni) danni cerebrali, renali, epatici e morte
Dott. Diego Boscia
Centro Veterinario degli Ulivi
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