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Quando portare il gatto dal veterinario?

- Categoria: Gatti

Quando portare il gatto dal veterinario? Se sei alle prese per la prima volta con un gatto questa potrebbe essere la domanda che ti stai ponendo in questo momento. 

Portare il proprio gatto dal veterinario è un dovere verso sé stessi e verso il felino, soprattutto se entra in contatto con membri più piccoli della famiglia o con altri animali. A volte capita che il gatto venga portato dal veterinario con meno frequenza rispetto al cane. Questo perché il binomio veterinario gatto è un po' escandescente per via della diffidenza del gatto, a volte per altri motivi.

Tra gli altri motivi ritroviamo la capacità del felino di nascondere molto bene i malesseri, sopportandoli in maniera stoica e senza lamenti. In questo modo però aumenta il rischio per i padroni di accorgersi molto tardi di eventuali malattie e ciò rende ancora più necessari quei controlli periodici che invece possono aiutare a prevenirle e batterle sul tempo. 

Quante volte portare dal veterinario un gattino

Nelle prime sedici settimane di vita del gattino è necessario recarsi dal veterinario almeno una volta al mese, per monitorarne la crescita e lo stato di salute.

A due mesi, si somministra il cosidetto vaccino trivalente, per proteggerlo dalle malattie più pericolose e più diffuse tra i gatti, con richiami ogni 2-4 settimane: Parvovirus, Calicivirus, Herpes Virus. Il vaccino, anche se non può impedire la contrazione del virus, servirà per alleviarne i sintomi nel caso poco fortunato in cui venga in contatto con il vostro animale.

Veterinario e gatto adulto: come regolarsi?

Come abbiamo già constatato, il gatto difficilmente mostra segni di sofferenza e disagio. Da animale fiero qual è, preferisce resistere in silenzio, per cui la prevenzione diventa fondamentale per la sua salute. Ecco che dunque è consigliabile portare il gatto dal veterinario per un controllo periodico almeno 1-2 volte all’anno. Il controllo di feci, urine e sangue, inoltre, consentirà di capire se ci sono malattie in corso, come infezioni renali, particolarmente frequenti nei gatti. 

Abbiamo già parlato in un altro articolo dei sintomi più comuni delle malattie nei gatti

In generale, i segnali a cui si può fare attenzione per capire se il vostro gatto soffre di qualche malattia sono:

  • Perdita di peso
  • Calo dell’appetito
  • Vomito
  • Cambiamenti comportamentali e di abitudini 
  • Stitichezza

Gatti anziani e la visita

Con un po' di tolleranza, un gatto si definisce anziano dopo il decimo anno. Come per qualsiasi essere vivente della terza età, anche per lui aumentano i rischi di acciacchi e malattie, per cui è necessario aumentare la frequenza con cui lo si porta dal veterinario, soprattutto se mostra segni di confusione o cambiamenti comportamentali. Non è raro infatti che il gatto anziano soffra anche di demenza senile e abbia disturbi come il disorientamento. 

I sintomi di malattie nei gatti anziani possono essere numerosi, e spesso molti di essi possono essere collegati a patologie diverse. Solo il veterinario è in grado di fare chiarezza e fare la giusta diagnosi.

Come accennato, il veterinario forse non sarà una delle figure meglio viste da parte dei vostri amici felini. Può non essere piacevole per loro vedere superate quelle linee di confine da cui ha inizio la loro privacy che solo pochi eletti possono superare. Tuttavia non bisogna scoraggiarsi. Importante è dunque metterli a loro agio, non farli innervosire prima di entrare nello studio, e creare quelle condizioni che permetteranno allo specialista di lavorare in serenità e al gatto di ridurre lo stress legato all’evento. In ogni caso è importante trovare anche il veterinario che abbia i modi giusti per instaurare il giusto feeling con il vostro gatto.

Leggi anche: I cani e i gatti anziani - la terza età nel cane e nel gatto

Maria Reale

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