Hai il sospetto che il tuo gatto sia stitico? Il gatto non fa la cacca da qualche giorno? Questa è una condizione che può capitare di tanto in tanto (o più spesso) ma adesso vedremo un po' quali possono essere le cause e quali rimedi si possono adottare.
Innanzi tutto come fare ad accorgersi che il proprio gatto sia stitico? Sicuramente le cose sono molto più semplici se il tuo gatto vive esclusivamente in appartamento. In questo caso sarà facile notare - in primis - la condizione del proprio gatto in base alla presenza (almeno ogni giorno) di feci nella sabbietta, ma anche in base alla loro conformazione. Infatti, delle feci cilindriche, a sigaro, sono più normali, mentre altre più arrotondate, secche, dure e scarse sono segno di una condizione di stitichezza.
Più difficile può essere controllare un gatto che è libero di uscire. In questo caso è evidentemente più complesso monitorare episodi di stitichezza del gatto in quanto può evacuare in giro o meno. Insomma non si può averne la certezza. In ogni caso è bene controllare la consistenza, questo può essere uno degli indizi. Tuttavia ci possono essere altri segni che elencheremo all'interno di questo articolo.
Gatto stitico: le cause
Adesso vediamo un po' alcune delle cause che possono portare il tuo gatto a essere stitico. Può essere un fenomeno molto transitorio, o più ricorrente, fino alle casistiche un po' più gravi. In ogni caso bisogna stare attenti e agire in fretta soprattutto se si sospetta che il micio non faccia la cacca da più di 2/3 giorni.
Ecco di seguito alcuni motivi che causano la stitichezza:
Dieta
Tra le cause più ricorrenti troviamo il tipo di dieta del tuo gatto. Se questa è povera di fibre, unita all'eventualità che il gatto beva poco, allora può essere l'indiziata più probabile. Soprattutto se il micio mangia abitualmente cibo secco con scarsa aggiunta di fibre.
Boli di pelo
Il bolo di pelo è un accumulo nell'apparato digerente dovuto alle operazioni di pulizia del pelosetto. Più i gatti sono a pelo lungo più potrebbero manifestare problemi legati a questo aspetto. In tali casi l'accumulo di peli potrebbe creare più difficoltà nel far transitare alimenti fino a creare un vero e proprio blocco intestinale per cui è necessario agire in fretta.
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Mancanza di movimento e sovrappeso
Come per gli esseri umani, se il gatto si muove poco e/o è in sovrappeso la peristalsi intestinale (i movimenti) sarà rallentata e sarà più facile incorrere in casi di stitichezza.
Stress
Non dimentichiamo che il gatto è molto abitudinario e territoriale, quindi ogni variazione più o meno importante della disposizione degli spazi in casa, dei lavori che generano rumori e vibrazioni o un cambiamento di ambiente (cambiare abitazione, viaggio, etc) può causargli una situazione di stress che - tra le altre cose - può anche creargli inappetenza e stitichezza.
Cause patologiche
La stitichezza del micio può anche essere un segnale di malattie del tratto intestinale, restringimenti, infiammazioni e tumori. Anche patologie renali e diabete possono essere il motivo per cui il gatto non fa la cacca.
Sabbietta sporca
E sì, ci teniamo a dirlo, i gatti sono molto esigenti e apprezzano sensibilmente la sabbietta pulita. Non c'è da stupirsi se il micio va a fare i suoi bisogni subito dopo che l'avrai pulita. Non è raro, al contrario, che trattenga le sue feci nel momento in cui la giudica troppo sporca. Questo ritardare l'evacuazione da parte del gatto fa seccare le feci (in quanto la funzione del colon consiste nel recuperare acqua dagli scarti) creando poi una condizione di stipsi.
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Altri sintomi del micio che non fa la cacca
Potresti vedere il tuo micio inappetente, più letargico, percepire un addome indurito o vederlo molto infastidito nel tuo tentativo di tastarlo o accarezzarlo sulla pancia. Anche episodi di vomito sospetti devono metterti in allerta.
Inoltre potresti chiederti: dopo quanti giorni devo cominciare a preoccuparmi? Diremmo che, in assenza di sintomi più eclatanti, dal secondo giorno di assenza di feci dalla sabbietta bisogna cominciare a pensare a qualche rimedio, dapprima casalingo e se non funziona allora sarà il caso di recarsi subito da veterinario.
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Rimedi per contrastare la stitichezza del gatto
- Per evitare di indurre noi stessi la stitichezza nel gatto, quindi, è opportuno tenere il più possibile pulita la lettiera.
- Il gatto notoriamente non è un gran bevitore, tuttavia bisogna fare in modo che anche la ciotolina dell'acqua sia sempre a disposizione, pulita e con acqua cambiata spesso (almeno 3 volte al giorno). Forse ti sarà già capitato sentire il gatto emettere miagolii in presenza di una ciotolina con acqua non freschissima, oppure vederlo bere non appena avrete cambiato l'acqua.
- Bisogna cercare di associare delle fibre alla sua alimentazione. Il gatto apprezza anche delle verdurine e ortaggi come carote o zucchine bollite e schiacciate, verdure a foglia cotte.
- Nel caso sia necessario può essere il caso di cambiare cibo e associare alla sua dieta cibo dietetico che contenga più fibre, sia di tipo umido che secco. In questo caso è bene consultare anche il veterinario.
- Le creme rimuovipelo possono essere somministrate a seconda del tipo di pelo del gatto. Queste facilitano il transito di peli nel tratto intestinale scongiurando che il bolo di pelo crei una occlusione intestinale.
- Per qualsiasi lassativo come piccoli clisteri o altro è bene rivolgersi sempre prima al veterinario che saprà consigliare la migliore strategia in base alla gravità della stitichezza. Non utilizzare autonomamente rimedi o farmaci rivolti agli esseri umani.
Quando rivolgersi al veterinario
In caso di sospetta o accertata stitichezza del gatto è buona norma sentire sempre il parere di un veterinario... ma, come anticipavamo, se la stitichezza è già oltre il terzo giorno bisognerebbe necessariamente rivolgersi al veterinario per valutare le condizioni generali del gatto. A seconda dei casi lo specialista potrà effettuare un'ecografia o una radiografia (in questo modo è possibile già valutare la gravità della stitichezza) e dei prelievi ematici per indagare possibili cause sottostanti.
Antonio Ciavarella